Un Team Building ha indubbiamente successo quando si riescono a condurre in modo guidato i partecipanti a dosare il loro desiderio di farsi coinvolgere e di emergere, con la necessità di lavorare in team per raggiungere gli obiettivi di squadra.
Quando cioè i singoli partecipanti diventano il motore positivo della squadra affinché come gruppo si lavori molto meglio e in maniera più efficiente che da soli. Il team building formativo deve infatti, a nostro modo di vedere, sottolineare questo aspetto chiave: l’insieme del lavoro coordinato e collaborativo di tutti i partecipanti frutta alla squadra un risultato molto più grande rispetto alla somma dei lavori dei singoli partecipanti.
Quando cioè i singoli partecipanti diventano il motore positivo della squadra affinché come gruppo si lavori molto meglio e in maniera più efficiente che da soli. Il team building formativo deve infatti, a nostro modo di vedere, sottolineare questo aspetto chiave: l’insieme del lavoro coordinato e collaborativo di tutti i partecipanti frutta alla squadra un risultato molto più grande rispetto alla somma dei lavori dei singoli partecipanti.
Tutto questo si realizza concretamente nel corso di un Team Building solo se il programma viene progettato seguito da un team di esperti, in grado di condurre queste dinamiche di gruppo, sapendo evitare sia gli eccessi nella competizione, sia l’esclusione di alcuni partecipanti dal lavoro di squadra.
Saper coinvolgere ma saper anche gestire le “contestazioni” dei team al termine dell’attività è la necessaria e sapiente abilità di negoziatore che un buon organizzatore di team building deve avere, tenendo sempre in evidenza a tutti, nello svolgimento dell’attività, che qualunque sia la classifica ciascuna squadra contribuisce sempre e comunque al risultato complessivo finale grazie alla propria attività.
E’ infatti soprattutto il momento finale del team building e le emozioni che è in grado di generare nei partecipanti che verrà ricordato successivamente, la soddisfazione di aver fatto qualche cosa tutti insieme, lavorando fianco a fianco anche con chi magari prima era percepito come “distante”, mentre dopo l’attività viene riconosciuto come collaboratore e affine.
In termine tecnico questa si chiama: effetto “long tail” del Team Building, cioè quella coda positiva, il più duratura possibile, che continuerà a produrre effetti benefici sulla collaborazione e sulla condivisione una volta rientrati in azienda e dediti alle attività quotidiane.
Questo per noi è un aspetto molto importante del nostro lavoro di organizzatori di Team Building e torneremo in prossimo articoli ad affrontare queste tematiche, intanto ti suggeriamo la lettura dell’articolo del nostro autore Elio Zoccarato sul portale ItaliaConvention
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