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venerdì 4 novembre 2011

La fine del business come lo conosciamo


I nuovi media, i social media, la tecnologia mobile e altre tecnologie emergenti hanno cambiato radicalmente  il modo di fare business.
Siamo ad un punto in cui gli strumenti di comunicazione,  più rapidi e potenti, hanno dato vita a un nuovo tipo di consumatore che è cambiato, è diventato un “consumattore” più cosciente e consapevole, condivide e chiede sulla rete informazioni su prodotti e servizi e ha un riscontro praticamente immediato. Le aziende devono adeguare i propri modelli di business per avere successo, e abbracciare il cambiamento senza perdere tempo.
Lavorare nel marketing e nelle pubbliche relazioni sui social media porta le aziende alla costruzione di una comunità on line. Ma il valore reale è cambiare ed evolversi nel marketing, se si vuole avere successo.

Sulla scia del grande-successo di "Engage", Brian Solis afferma che il suo nuovo libro “The End of Business as Usual” questa volta non vuole essere sui social media, esamina invece come la necessità di cambiare le abitudini commerciali va oltre la  semplice connessione ai propri clienti sui social network.

"Il libro analizza come le aziende leader stanno trovando il successo con clienti a cui sono connesse." afferma Solis in una recente intervista "Il risultato finale è l’adattarsi delle imprese a costruire relazioni diverse con i clienti, impostantandole in modo più attento e consapevole."

Con i social media non ci sono più scuse, ogni post, blog o aggiornamento è l'occasione per approfondire i rapporti con i clienti che sono interessati ai prodotti o ai servizi di una società.
Ormai è importante instaurare con loro un rapporto trasparente e sincero di disponibilità e di fiducia. Come è vitale monitorare attentamente i semplici meccanismi dei “mi piace” Facebook, i “follower” di Twitter, gli iscritti al canale YouTube e altri parametri più profondi per integrare questo feedback immediato alla comunicazione del brand, in modo da anticipare le esigenze dei clienti.




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