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martedì 25 ottobre 2011

Non chiamiamolo Team Building

Voglio cominciare questo articolo dedicandomi a descrivere quello che non è teambuilding.

Team Building certamente non vuol dire guidare bendati, o fare percorsi di corda, non è buttare palloncini d'acqua, portare le uova in cucchiai o passare arance con il mento. Che in una attività tutti indossino la stessa maglietta non basta a trasformare un gruppo di persone in una squadra affiatata.
Si possono fare tante attività ludiche o formative durante un team building aziendale, ma di per sè non sono i giochi o le attività a creare un team.

Ho conosciuto molte aziende che avevano già provato programmi di Team Building, ricordandoli come un fallimento: "Abbiamo provato di tutto, ma non certo il modo di lavorare insieme!"

Ma quando e perchè un Team Building non funziona?
Quando, per primo, non ci crede proprio chi lo vuole inserire nella convention aziendale! Quando chiediamo a chi ci contatta per l'organizzazione di un team building il motivo per cui vogliono organizzare una attività motivazionale, quante volte ci sentiamo rispondere "bah, per stare un po’ insieme, per fare squadra…"

Se partiamo da questi presupposti, come si può pensare di agire in modo effettivo sulle esigenze del team, come colmare le lacune del lavoro in team? Nel Team Building giocheranno insieme, faranno pittura, affronteranno un percorso avventura, o cucineranno una splendida cena aziendale, ma il giorno dopo torneranno in ufficio e i problemi saranno sempre li.

C’è qualcosa di peggio? Certo! Il colmo è quando i clienti ci dicono che all'interno del meeting aziendale, prima della attività di Team Building, è previsto anche un intervento di un formatore.

Alla nostra richiesta di poter concordare con il formatore i contenuti in aula con quelli del team building, per coordinare il lavoro ed essere più efficaci, talvolta la risposta è evasiva o negativa: "No, non c’è bisogno". come non ce n'è bisogno?? No comment…


Se la pensate così anche voi, noi di TeamBuilding 2.0 vi consigliamo di non investire in modo sbagliato: una bella partita di pallone o una gita con degustazione, dopo l’aula vanno benissimo!

Fortunatamente non è sempre così, spesso, conoscendo la nostra esperienza organizzativa ci chiedono solo di giocare, di staccare la spina, ma vogliono farlo con chi sa cosa fargli fare, senza scelte al buio.

Altre volte si lavora combinando i metodi in funzione al problema da affrontare, del target dei partecipanti, delle esigenze del management e delle loro, del contesto in cui lavorano. E qui arriva il bello per noi team builder, perchè ci consentono di "entrare" davvero in azienda, ci danno le "password emozionali" con cui riuscire a far cadere le resistenze e le difese dei partecipanti, coinvolgendoli con interventi mirati e dinamici. Solo quando i partecipanti hanno acquistato fiducia in loro stessi, negli altri e nel trainer comincia il vero team building.

Se non avete nessuna fiducia nei team building, se un’esperienza vi è andata male, scrivetemi. Sono sicuro che insieme scopriremo perché e come sarebbe dovuta andare. Mail: e.zoc@sunnyway.it

martedì 18 ottobre 2011

TeamBuilding 2.0 supportati dalla Realtà Aumentata

Di cosa parliamo? La Realtà Aumentata (dall'inglese Augmented Reality) è un sistema di grafica interattiva che permette di arricchire un flusso di immagini video live visualizzate su un telefonino, un PC o un televisore, modificandone le immagini con l’aggiunta, in tempo reale, di contenuti ed animazioni virtuali.
Attraverso un software che individua dei punti fissi in uno spazio, ad esempio se si sta usando un telefonino la localizzazione gps, la realtà aumentata rielabora le immagini dello spazio circostante agganciandovi oggetti virtuali appositamente creati, altre immagini, testi o scritte 3D, personaggi 3D,  permettendo che questi elementi aggiuntivi interagiscano con la realtà stessa.
Adesso vi inizia ad essere chiaro cosa possa permettere  l’aggiunta della Realtà Aumentata ad un programma di Team Building?
Tutto quello che la fantasia consente, è possibile aggiungerlo alla realtà: stiamo dunque parlando di informazioni, indizi, messaggi aziendali, messaggi motivazionali che possono essere collocati ovunque il team building venga realizzato.
Vuoi vedere un breve filmato sulla realtà aumentata

Se pensi che questo tipo di opportunità possa essere interessante anche per la tua azienda, contattaci usando questo link:
La compilazione del Modulo ci aiuterà a comprendere meglio la tua esigenza e a farci trovare pronti quando ti ricontatteremo!

venerdì 14 ottobre 2011

TeamBuilding2.0 organizzare i Location Based Games

Cosa sono esattamente i location based games e come si adattano ad un team building?

Sono giochi basati sulle più moderne tecnologie GPS, integrati in attività di outdoor training o team work, che possono essere personalizzati e adattati a diverse necessità aziendali e svolti ovunque nel mondo: nella propria o in altre città, in zone naturali quali boschi, parchi, in mare o addirittura in parchi gioco a tema.
Da 3 a 300 giocatori...
Tutti realmente coinvolti in giochi d'inseguimento “tattico” tra squadre alla caccia del responsabile di un “crimine aziendale”, a gite esplorative, ma altrettanto piene di suspance, alla scoperta della città o di un territorio predefinito, a versioni moderne e tecnologiche di caccia al tesoro, sino a una indagine su crimini nel mondo finanziario con indizi sparsi ad arte qua e la…
I location based games sono giochi di team building interattivi...
In ogni gioco i componenti dei Team si spostano in gruppo con mezzi predefiniti, con un telefono GPS in mano. Ogni telefono ha una connessione continua con il server dell’organizzazione che guida l'intero gioco per gestire le comunicazioni e le informazioni con i Team al fine di rendere tutto più interattivo ed eccitante, facendo sì che le mosse di ogni squadra abbiano conseguenze immediate sugli altri Team dislocati in diversi punti del territorio!

The Target location based game, adatto anche per i team building aziendali, agiocato in tutta Europa e ora distribuito anche in Italia da Sunnyway per Roma e da 2bSMART per Milano.è un gioco d’inseguimento unico al mondo. In The target un prigioniero pericoloso è appena scappato dal carcere. Terrorizza la città perché un suo committente paga per ogni crimine che lui commette.

Tre squadre di polizia sono state inviate per catturarlo prima che guadagni 1.000.000 di euro e lasci la città.
 
Per riuscire a commettere i crimini il gangster deve rubare oggetti (virtuali) sparsi nella città: un coltello, una scala a corde, esplosivi, ecc... Ma ogni volta che ruba un oggetto o commette un crimine la polizia lo vede sul display del cellulare.

I satelliti della polizia riescono a localizzare il fuggitivo ogni sei minuti, gli agenti quindi possono vedere continuamente quanto distano dal loro 'target' (il gangster).
 
Ma il gangster sa intercettare questi segnali e anche lui vede sul suo schermo i detective che lo inseguono e ha alcuni mezzi di protezione speciali per depistare la polizia.
 
I poliziotti riusciranno a eliminare il gangster prima che raggiunga il suo obiettivo?

Problem solving, time management, pensiero laterale sono solo alcuni stimoli per i team di questo urban game giocato ormai in tutta Europa.
 E voi, non avete ancora provato The target? 

Vuoi vedere un video di The Target? Link

martedì 11 ottobre 2011

Come si valuta l’efficacia di un TeamBuilding?


Un Team Building ha indubbiamente successo  quando si riescono a condurre  in modo guidato i partecipanti a dosare il loro desiderio di farsi coinvolgere e di emergere, con la necessità di lavorare in team per raggiungere gli obiettivi di squadra.
Quando cioè i singoli partecipanti diventano il motore positivo della squadra affinché come gruppo si lavori molto meglio e in maniera più efficiente che da soli. Il team building formativo deve infatti, a nostro modo di vedere,  sottolineare questo aspetto chiave: l’insieme del lavoro coordinato e collaborativo di tutti i partecipanti frutta alla squadra  un risultato molto più grande  rispetto alla somma dei lavori dei singoli partecipanti.
Tutto questo si realizza concretamente nel corso di un Team Building solo se il programma viene progettato seguito da un team di esperti, in grado di condurre queste dinamiche di gruppo, sapendo evitare sia gli eccessi nella competizione, sia l’esclusione di alcuni partecipanti dal lavoro di squadra.
Saper coinvolgere ma saper anche gestire le “contestazioni” dei team al termine dell’attività è la necessaria e sapiente abilità di negoziatore che un buon organizzatore di team building deve avere, tenendo sempre in evidenza a tutti, nello svolgimento dell’attività, che qualunque sia la classifica ciascuna squadra contribuisce sempre e comunque al risultato complessivo finale  grazie alla propria attività.
E’ infatti soprattutto il momento finale del team building e le emozioni che è in grado di generare nei partecipanti che verrà ricordato successivamente, la soddisfazione di aver fatto qualche cosa tutti insieme, lavorando fianco a fianco anche con chi magari prima era percepito come “distante”, mentre dopo l’attività viene riconosciuto come collaboratore e affine.
In termine tecnico questa si chiama: effetto “long tail” del Team Building, cioè quella coda positiva, il più duratura possibile, che continuerà a produrre effetti benefici sulla collaborazione e sulla condivisione una volta rientrati in azienda e dediti alle attività quotidiane.
Questo per noi è un aspetto molto importante del nostro lavoro di organizzatori di Team Building e torneremo in prossimo articoli ad affrontare queste tematiche, intanto ti suggeriamo la lettura dell’articolo del nostro autore Elio Zoccarato sul portale ItaliaConvention
Se vuoi progettare con noi un Team Building per la tua azienda, magari per Natale, contattaci usando questo link: La compilazione del Modulo ci aiuterà a comprendere meglio la tua esigenza e a farci trovare pronti quando ti ricontatteremo!

venerdì 7 ottobre 2011

Team Building ad ogni costo!


Ecco quel che accade quando due aziende leader nel settore dell’organizzazione eventi aziendali e nella generazione di progetti motivazionali danno vita ad una nuova e intensa collaborazione.


Due tra le agenzie leader nell’organizzazione di eventi aziendali e di team building emozionali hanno deciso di unire esperienza,  capacità creativa e staff operativo per offrire una gamma di format e sceneggiature sempre più innovative, originali e tecnologiche pensate per gruppi composti da 15 a 600 e oltre partecipanti, partendo da una base di prezzo molto competitiva.
Una joint venture mirata ad aumentare la serie di servizi e vantaggi offerti ai clienti delle due agenzie:
-          rapidità di intervento in fase di analisi e progettazione, grazie ad una copertura territoriale capillare, partendo dalle sedi di Milano e Roma - anche se ciascuna con proprie specializzazioni
-          incremento della capacità di pianificare eventi straordinari tagliati a misura delle specifiche necessità delle aziende
-          definizione puntuale delle modalità per raggiungere gli obiettivi desiderati per l’evento e il team building: miglioramento del clima aziendale, incremento della collaborazione tra funzioni operative,  problem solving e orientamento ai risultati, crescita dello spirito di squadra
-          ampliamento dell’offerta di programmi e modalità di formazione per il personale, da realizzare in modo facile, divertente e alternativo rispetto ai corsi in aula, utilizzando tecniche di Business Games.
La novità nel mercato italiano dell’organizzazione eventi e dei team building aziendali è dunque l’accordo di collaborazione a tutto campo tra l’agenzia di Roma Sunnyway e l’agenzia di Milano 2bSMART.
Due società con all’attivo una gamma molto importante di clienti e di progetti di team building già realizzati in Italia e all’Estero, riconosciuti dai partecipanti come validi strumenti capaci di creare o ricreare la “giusta atmosfera” aziendale, per una vera collaborazione e lavoro in squadra all’interno delle aziende.
La collaborazione tra le due agenzie inoltre consentirà di unire le competenze con l’obiettivo anche di potenziare i progetti di team building con l’uso di tecnologie mobili e sistemi GPS, molto vantaggiosi perché flessibili e personalizzabili, e soprattutto utili per vivere l’evento emozionale in qualsiasi luogo si desideri, al di là dei vincoli di location e sedi congressuali.
La tecnologia applicata ai team building rappresenta infatti il modo migliore per progettare un evento di Team Building 2.0. Ove 2.0 sotto intende una nuova famiglia di attività che, grazie all’impiego a tutto campo di tecnologie web based tra cui social network e GPS, consentono di gestire tutte le fasi del prima, durante e dopo evento orientandole al raggiungimento dell’obiettivo aziendale previsto. Una sorta di continua interazione tra partecipanti all’evento e organizzatori, i quali, interpretando le esigenze dell’azienda raccolte in fase di briefing, sono in grado di interagire con le attività ricreando ad arte situazioni che, una volta affrontate e risolte, creino le metafore ideali per poter comunicare spunti di riflessione su cui basare il cambiamento e lo sviluppo del clima e delle competenze aziendali.
Sandro Santi, responsabile di 2bSMART si è detto particolarmente felice di questo accordo per i notevoli benefici che le aziende potranno ottenere in termini di innovazione, originalità, ventaglio di proposte e gamma d’offerta economica.
Elio Zoccarato, socio di Sunnyway, ha sottolineato come con questo accordo si sia oggi in grado di offrire  esperienze di Team Building 2.0 esperienziali, indimenticabili, ma soprattutto sempre più tagliate su misura sulle effettive (e non presunte), necessità di crescita motivazionale delle aziende.